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La diagnosi energetica, o audit energetico, consente di valutare la qualità e la quantità di energia utilizzata all’interno di un immobile o un edificio per diverse finalità, quali il riscaldamento, il raffrescamento, l’illuminazione e l’utilizzo di elettrodomestici. Si tratta della prima analisi necessaria per avviare un’opera di riqualificazione o ristrutturazione energetica. Nell’analisi, sono valutati molteplici aspetti dell’edificio a partire da una valutazione della situazione generale della struttura, inclusi i muri e le finiture, la manutenzione degli impianti, fino ad arrivare alla documentazione amministrativa.

La relazione energetica (Ex Legge 10/91) è un documento tecnico-descrittivo, sottoscritto dai progettisti, richiesto nel caso di una nuova costruzione, lavori di ristrutturazione e ampliamenti volumetrici. Nel documento, sono definiti i fattori tipologici e i dati tecnici e costruttivi dell’edificio, delle strutture e degli impianti, e le prescrizioni in materia di contenimento del consumo energetico da rispettare in fase di costruzione (isolamenti, ponti termici, rendimenti impianti, ecc.). Fornisce quindi informazioni relative alle prestazioni e al rendimento energetico del sistema edificio.

L’APE è il documento che sintetizza le caratteristiche energetiche di un immobile in una scala da A fino a G, obbligatorio per la vendita o l'affitto di un immobile. Redatto da un soggetto certificato in materia di efficienza energetica applicata agli edifici. L’APE è redatta da un soggetto accreditato in materia di efficienza energetica applicata agli edifici in cui sono analizzate le caratteristiche geometriche e di esposizione dell'immobile, le caratteristiche delle murature e degli infissi, il raffrescamento e la produzione di acqua calda sanitaria, la tipologia degli impianti presenti per il riscaldamento, eventuali impianti di ventilazione meccanica, eventuali sistemi di produzione di energia rinnovabile.

Gli edifici a energia quasi zero, chiamati NZEB (nearly Zero Energy Building) sono costruzioni edilizie ad altissima prestazione energetica. Si tratta di edifici particolarmente efficienti in quanto il fabbisogno di energia elettrica è quasi nullo e generato prevalentemente da fonti rinnovabili.

I paesi dell’Unione Europea, inclusa l’Italia, hanno recepito la direttiva europea 31/2010/UE che ha imposto agli stati membri di abbassare i consumi energetici degli edifici e ha fornito la prima definizione di edificio nZEB. In Italia, tale direttiva è stata recepita con il DL 63/2013, poi convertito in Legge 90 il 3 agosto 2013, che ne ha definito i parametri tecnici.

Dal 1° gennaio 2019 gli edifici di nuova costruzione occupati da pubbliche amministrazioni e di proprietà di queste ultime, ivi compresi gli edifici scolastici, devono essere edifici a energia quasi zero. Dal 1° gennaio 2021, La Legge 90/2013 è stata estesa a tutti gli edifici di nuova costruzione e agli edifici sottoposti a ristrutturazioni rilevanti, quindi sia pubblici che privati.